COSA ABBIAMO VISTO? – Natale messa dell’aurora

MESSA DI NATALE – DELL’AURORA

Come i pastori, anche noi ci siamo detti:

andiamo dunque fino a Betlemme,

vediamo questo avvenimento

che il Signore ci ha fatto conoscere”!

Così, nonostante la zona rossa,

e con le mascherine che,

almeno lasciano scoperti gli occhi,

siamo venuti senza indugio.

E cosa abbiamo visto?

Rami rinsecchiti

senza foglie, senza più fiori, né frutti,

che mani creative, come quelle di

Luigina, Mina, Orietta, Concesio, Pippo, Chiara

hanno rivestito di una particolare bellezza.

E’ questa la nostra storia:

nonostante i necessari distanziamenti

che raffreddano le già difficili relazioni,

e, fanno strada, a tristezza e solitudine,

Dio interviene con la sua mano redentrice,

per abbellire i nostri giorni

con la sua infinita tenerezza.

Cosa abbiamo visto?

Sicuramente il nostro sguardo,

si è posato sul bellissimo presepe,

anche quest’anno allestito da Adriano ed Emidio,

ma è andato oltre, fin sopra al tabernacolo

per contemplare quel volto di bimbo

dalla pelle scura,

che ancora una volta sembra ricordarci,

che siamo ‘fratelli tutti’.

E’ un quadro che ci ha regalato Tofiq,

un fratello musulmano:

presenta un’intensa oscurità

al centro della quale però,

si apre la luce su mani bianche

che accolgono il volto sorridente di un bimbo.

Mi sembra di cogliere un messaggio importante:

per uscire dal buio,

che caratterizza questo nostro tempo,

non basterà il vaccino,

occorrerà riempire il futuro

di continui gesti di tenerezza

perché nessun bimbo che nasce

sia adagiato su una mangiatoia

tantomeno abbandonato tra le onde del mare!

Cosa abbiamo visto allora?

Che è apparsa la bontà di Dio, salvatore nostro,

e il suo amore per gli uomini”,

abbiamo visto la sua misericordia,

abbiamo visto la vinta che vince!

Ed ora come i pastori

ce ne torniamo nelle nostre case

glorificando e lodando Dio

per tutto quello che abbiamo udito e visto”-

E in famiglia, non solo in questi giorni,

torniamo ad usare il linguaggio della gentilezza,

lasciamo spesso una carezza sul volto dei nostri cari,

e… portiamo con noi questo inatteso Gesù Bambino

per non dimenticare mai che, alla sera della vita,

ci accoglieranno i sorrisi dei piccoli, degli ultimi, degli scartati

che abbiamo cercato di accogliere.

E tu, Gesù bambino,

che hai così tanta fede in ciascuno di noi,

da affidarti alle nostre mani,

donaci un po’ del tuo divino sorriso,

così che possiamo vivere

e portare ovunque,

anche in questa particolare situazione,

la gioia del vangelo.

Buon Natale.