“HO DESIDERATO ARDENTEMENTE CELEBRARE QUESTA PASQUA CON VOI”
Carissimi,
mi vengono in mente queste parole cariche di affetto che Gesù rivolge ai suoi discepoli, mentre penso alla mia prima Pasqua insieme a voi, così diversa dal solito, a motivo delle restrizioni imposte alle celebrazioni per limitare i contagi.
Vorrei dirvi anche a nome di don Gabriele, don Gianni, don Francesco che siamo tutti dispiaciuti di non poter condividere comunitariamente i riti della settimana santa. E’ vero, potremo seguirli sui media, ma dobbiamo riconoscere che è qualcosa di molto diverso dalla partecipazione e l’incontro vissuti in prima persona. Ci accompagna la certezza che il Signore è con noi sempre ed ovunque!
Celebreremo la Pasqua in la famiglia, la piccola chiesa domestica, riconoscendo nell’itinerario pasquale di Gesù anche il nostro percorso: dal dolore della passione, al silenzio del sepolcro, alla pienezza di vita della risurrezione.
La preghiera, l’ascolto della Parola di Dio, la vicinanza ai più piccoli, agli anziani, ai malati, ci aiuteranno a vivere questo tempo, che ci ha portato con Gesù sul monte degli ulivi, sul Golgota, ma che ci condurrà fino al terreno di Giuseppe d’Arimatea, al giardino della Pasqua, il luogo della Resurrezione.
In questi giorni prepariamo in casa un ‘angolo bello’ con dei segni e riserviamo il momento prima della cena per una celebrazione con tutta la famiglia. Sul sito della Parrocchia (www.sanilipponerisbt.it ) troverete alcune indicazioni che potrete adattare. La celebrazione dell’Eucaristia dalla parrocchia della domenica delle Palme e di Pasqua si può seguire alle ore 10.00 su https://www.facebook.com/San-Filippo-Neri-SBT-102152861200480/?modal=admin_todo_tour, mentre per le celebrazioni del giovedì santo, venerdì santo e la veglia Pasquale, saremo con don Gabriele e il diacono Francesco, in cattedrale e verranno trasmesse in diretta su VeraTv alle ore 18.00.
IN ALLEGATO GIORNO PER GIORNO TROVATE LE CELEBRAZIONI PROPOSTE
ALCUNE INDICAZIONI PER LA PREGHIERA IN FAMIGLIA
Nella Domenica delle Palme concentriamo la nostra attenzione sull’ingresso di Gesù a Gerusalemme, pregando affinché Gesù entri nella propria famiglia. Per la celebrazione possiamo preparare dei rami di ulivo, tanti quanti i componenti familiari più uno (per esempio in una famiglia di quattro persone serviranno cinque rametti). La preghiera prevede che ad un certo punto il rametto che ogni familiare ha in mano venga portato nei diversi ambienti di vita (cucina, camere, etc).
Il Giovedì santo possiamoritrovarci prima di cena attorno alla mensa e metterci in ascolto di tre piccoli brani biblici. Il primo brano propone la necessità di preparare l’ambiente per celebrare la Pasqua (Mc 14,12-16). In risposta viene preparata la tavola di casa dove normalmente ci si raduna per il pranzo o la cena. Allestita la tavola, si ascolta il secondo brano con il racconto paolino della Cena, prima testimonianza dell’Eucaristia, e che fa da seconda lettura della messa in Coena Domini (1 Cor 11,23-26). Quindi si benedicono e si condividono pane e vino, e poi si prosegue con la cena nel modo abituale. Ad un certo punto (finita la cena) si interrompe il pasto e si ascolta il terzo brano biblico (Gv 13,2-5) che ricorda il gesto di Gesù di lavare i piedi ai suoi discepoli.
Il Venerdì santo nel pomeriggio, si può mettere accanto alla Bibbia il crocifisso, si può proclamare la Parola di Dio, pregare per le necessita del mondo, della Chiesa e della propria famiglia e infine si può sostare in maniera silenziosa per un po’ di tempo davanti al crocifisso.
Per la Notte di pasqua proponiamo due possibilità. Una preghiera da fare in famiglia, aggiungendo accanto alla Bibbia e al crocifisso un lume e un vaso di fiori, oppure la celebrazione familiare nella notte di Pasqua. Per aiutare la realizzazione di questo rito viene messa a disposizione una scheda per i genitori. La notte di Pasqua (anche nella antica celebrazione ebraica) comincia con un dialogo tra il più piccolo di casa, che chiede che cos’ha di diverso questa notte dalle altre, e il genitore che racconta i grandi eventi della storia della salvezza. Così la veglia riprende il dialogo iniziale e poi si struttura attorno alle quattro notti (presenti nella celebrazione pasquale degli ebrei, ma anche nella nell’Annuncio di Pasqua del rito cristiano). Questa è la notte della trasmissione della fede da una generazione all’altra. Lo schema di ognuna delle quattro notti è il seguente: annuncio (riprendendo passi dell’antico «poema delle quattro notti»); narrazione dell’evento da parte di uno dei genitori (utilizzando la scheda di aiuto). Fondamentale è che tutto venga raccontato, non semplicemente letto! Nella scheda si troverà il passo biblico di riferimento che fornisce gli elementi narrativi della storia, e un commento che aiuta ad interpretare correttamente i fatti. Nella quarta notte si inserisce il brano evangelico con l’annuncio della risurrezione (Mt 28,1-10). A questo punto ci si alza in piedi, si accendono tutte le luci della casa e ci si apre alla lode pasquale che porta fino alla conclusione.
Il giorno di Pasqua possiamo fare la benedizione pasquale della mensa, da vivere in due momenti: prima del pasto, partendo da un passaggio dell’episodio biblico dei discepoli di Emmaus che hanno riconosciuto il risorto allo spezzare del pane (Lc 24,28-31); e a conclusione del pasto con l’invito ad alzarci da tavola ed essere anche noi, come i discepoli di Emmaus, annunciatori della risurrezione.