VIVIAMO IL TRIDUO PASQUALE A CASA.

Carissimi,
in questi giorni, un nonno mi ha inviato un breve video dove si vedeva i suoi tre nipotini attorno al tavolo della cucina, un cero acceso e un vaso con qualche fiore, il bimbo più piccolo sulle ginocchia del papà, l’altro in braccio alla mamma e il più grandicello, un po’ a stento, leggeva la conclusione del Salmo che stavano pregando. Mi ha commosso. Nella situazione che stiamo vivendo non possiamo ‘fare Pasqua’ nel modo abituale, ma possiamo riscoprire quello che abbiamo per poterla ugualmente celebrare.

Da sempre sappiamo che “la casa è una piccola Chiesa” e che nel battesimo tutti siamo diventati sacerdoti per cui tra le mura domestiche possiamo pregare il Padre e offrire la nostra vita. Il Vangelo racconta che Gesù ha celebrato la Pasqua in una grande e bella sala da pranzo con la sua famiglia, gli apostoli, così faremo anche noi per quest’anno. Se è bene ‘assistere’ alle celebrazione via social, è pur vero che è bello sedersi attorno alla mensa e cantare, proclamare la parola di Dio, meditarla, pregare per i fratelli e compiere i gesti di Gesù che ha lavato i piedi ai suoi discepoli. So che molte famiglie si sono già esercitate nel tempo della quaresima e lo Spirito Santo sicuramente ci guiderà e ci donerà la pace del Risorto.
D’altronde non è la prima volta che la Pasqua non si celebra nel luogo di culto. La storia ci insegna che nelle prime persecuzioni si celebrava in ogni luogo in cui si soffriva. Ed allora anche noi prepariamo nella sala da pranzo un ‘angolo bello’ dove mettere alcuni segni. Se a Natale mettiamo il presepe ora poniamo il Crocifisso, la Bibbia, un bel vaso di fiori.


Così il giovedì santo possiamo mettere al centro i segni del pane e del vino inseparabili dalla lavanda dei piedi : la vita non serve se non si serve, ci ha ricordato papa Francesco la domenica delle Palme, perché si misura sull’amore. Sarebbe bello vivere un gesto di attenzione come una telefonata ad una persona cara o non troppo simpatica…e se potete, visto che il giovedì santo è un giorno particolare per noi preti, non dimenticate una preghiera anche per noi.

Il venerdì santo possiamo passare un po’ di tempo davanti alla croce, contemplare Gesù Crocifisso che con l’amore vince la morte, dare un lungo bacio a quel corpo martoriato e cercare di vedere in lui tutti i crocifissi della storia, elevando per loro una preghiera . Il digiuno dal cibo e dalle parole ci aiuterà.


Dopo il tramonto del sabato santo celebriamo la Pasqua: il Signore passa nelle nostre case come un giorno è passato nelle abitazioni degli ebrei per liberarli dalla schiavitù. Accendiamo un bel lume nell’angolo bello, raccontiamo ai figli l’evento pasquale narrato dalla Bibbia concludendo con la proclamazione del Vangelo della Risurrezione. E, come siamo soliti fare nelle Chiese, per la domenica profumiamo le nostre case con i fiori, tiriamo fuori le tovaglie più belle, e prima dei pasti benediciamo la mensa e i figli, dopo aver cantato l’Alleluia.
Sul sito della Parrocchia possiamo trovare alcuni suggerimenti (https://sanfilipponerisbt.it/2020/04/03/celebriamo-in-famiglia-la-settimana-santa/ )
Carissimi, non si tratta di fare delle cose, ma di incontrare Gesù risorto che viene trovarci a casa nostra, per accompagnarci nel cammino della vita. E’ quanto vi auguriamo di vivere in questa Pasqua,
don Gabriele, don Gianni, don Francesco.