“Essi lo uccisero appendendolo a una croce,
ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno”.
E’ quanto la Chiesa, con le parole dell’apostolo Pietro,
in questo giorno di Pasqua, ripete anche a noi.
Chi di noi non desidera vivere questo “passaggio”
dalla passione e morte alla risurrezione?!
La situazione che stiamo vivendo ci ha ‘rinchiusi’,
quasi come Gesù nel sepolcro.
Chi ci tirerà fuori?
Sicuramente ci aiuteranno i medici e gli infermieri,
le istituzioni e gli scienziati,
le forze dell’ordine e quanti lavorano per noi…
ma ci stiamo accorgendo che tutto questo non basta!
Non è sufficiente guarire e avere il necessario per vivere:
c’è bisogno di ‘salvezza’, di un supplemento d’anima.
Abbiamo bisogno del Padre che è nei cieli per risorgere!
Abbiamo bisogno del suo Spirito per percorrere il tratto
dalla collina del Golgota al giardino di Pasqua.
Abbiamo bisogno di incontrare il Risorto
per togliere il lievito vecchio “di malizia e perversità”
ed essere pasta nuova “di sincerità e di verità”.
Ricordati di noi Signore, dei tuoi figli,
aiutaci a venir fuori dai nostri ‘cenacoli’.
Vogliamo uscire come Maria di Magdala,
camminare come Pietro
correre come il giovane Giovanni,
fin dove si può vedere la Vita risorta
e credere, Signore Gesù che per Te, in Te e con Te,
ci rialzeremo per cantare, insieme, l’Alleluia pasquale!
Buona Pasqua.