VIDE I TELI POSATI LA – Domenica di Pasqua 4 aprile 2021

Si recò al sepolcro di mattino quando era ancora buio.

E’ coraggiosa Maria di Magdala!

E’ una donna che ama,

e non si rassegna per la perdita del suo Signore!

Ma all’alba del nuovo giorno

fa una scoperta sconvolgente:

il macigno che separa la vita dalla morte

non c’è più!

Così corre e va a dirlo a Pietro e Giovanni.

L’amore fa correre, e Giovanni,

il discepolo che Gesù amava, arriva per primo.

Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.

Non entra l’amico del Signore,

attende l’arrivo di Pietro:

l’amore più grande, infatti, è aspettare l’altro!

E Pietro entra per primo

costata che la tomba è vuota,

osserva i lini stesi e il sudario

– che era stato sulla sua testa –

non posato là con i lini,

ma avvolto in un luogo a parte.

Il velo della morte, il sudario,

ormai è in altro luogo.

Davanti ai tre discepoli

non c’è più il luogo della morte:

il sepolcro è diventato la stanza degli sposi!

I lini che avvolgevano il corpo di Gesù

ancora intrisi di profumo, di aloe e di mirra,

diventano lenzuola del letto nunziale.

Così dove sembra finire il nostro ‘io’

si incontra ‘Dio’,

lo Sposo che dona una vita più piena.

E’ Pasqua!

 Passa ancora il Signore, anche qui, ora.

Quei lini sono diventati tovaglie di altare,

talamo nunziale su cui Cristo, nell’Eucarestia,

ci dona il suo corpo,

perché dall’unione con Lui, il Vivente,

i nostri corpo possano trovare

la forza di risorgere, sempre.

E’ Pasqua!

Volgiamo lo sguardo lassù, verso il Risorto,

sprigioniamo tutto l’amore di cui siamo capaci,

come quello di Maria di Magdala,

come quello di Pietro

e quello del discepolo che Gesù amava:

l’amore ci farà vedere il Signore

e così potremo credere e dire con tutta la Chiesa,

a questo nostro mondo

bisognoso più di mai di speranza:

Cristo è risorto, è davvero risorto! Alleluia!

Con Lui possiamo risorgere anche noi.

Amen