Nella notte tra il 18 e 19 gennaio, Renè Robert, un noto fotografo, è caduto su Rue de Turbigo, tra Place de la Republique e Les Halles di Parigi. Non è riuscito a rialzarsi e l’ipotermia l’ha stroncato. E’ proprio vero l’indifferenza uccide! Nessuno dei tanti passanti si è fermato solo un senzatetto, all’alba, ha notato che l’anziano non si muoveva e ha allertato i soccorsi, ma era troppo tardi.
Una triste storia che porta, più che a denunciare o accusare, ad interrogarci se ci saremmo fermati di fronte ad un uomo a terra. Certamente non è giusto volgere lo sguardo dall’altra parte quando c’è un fratello o una sorella in difficoltà. Ecco perché non dobbiamo far passare sotto silenzio la giornata di preghiera e di riflessione contro la tratta di persone il prossimo 8 febbraio, nella memoria liturgica di santa Bakita, sudanese, prima rapita, poi fatta schiava, infine suora dell’ordine delle Canossiane a Schio, divenuta simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro la tratta.
Ha detto Papa Francesco: “questa è una Giornata di preghiera. Sì, c’è bisogno di pregare per sostenere le vittime della tratta e le persone che accompagnano i processi di integrazione e di reinserimento sociale. C’è bisogno di pregare perché impariamo ad avvicinarci con umanità e coraggio a chi è segnato da tanto dolore e disperazione, tenendo viva la speranza.” (Videomessaggio di papa Francesco per la VII Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone).
Come possiamo vivere questa giornata:
- Pregando: nella celebrazione dell’Eucarestia di martedì 8 febbraio metteremo una particolare intenzione di preghiera (In allegato la proposta di una preghiera dei fedeli)
- Informandoci: si suggerisce la lettura del libro di Mariapia Bonanate “Io sono Joy – edizione paoline (in allegato una recensione di Luciana)
- Approfondendo il tema negli incontri a partire dal tema di quest’anno: “La forza della cura: donne, economia, tratta di persone” ( in allegato alcuni dati).