TORNIAMO A GERUSALEMME…PER CAMMINARE INSIEME NEL MONDO – Tracce per il cammino dell’anno pastorale 2023/24

Quando si diventa anziani si comincia a dimenticare tante cose, mentre riaffiorano ricordi lontani. In questi giorni pensavo a mio padre: un contadino, un gran lavoratore, un uomo molto generoso. Non c’era domenica in cui non partiva, con la sua vespa, per andare a Messa. Quando ero molto piccolo rimanevo a casa, però ogni volta che babbo tornava, subito gli chiedevo di cosa parlava il vangelo e di raccontarmi cosa aveva detto il prete nella predica. Mi affascinavano quei racconti. Incontrando i bambini del catechismo in parrocchia ho avuto sempre la sensazione che i piccoli sono, più di noi adulti, aperti al mistero. Infatti, piccolissimo, intuivo che in quelle parole c’era qualcosa di diverso da tutte le altre che ascoltavo durante la settimana. Ed oggi sono convinto che questa nostra Chiesa, un po’ triste e un po’ delusa, come i discepoli di fronte alla croce, ha bisogno di ripartire proprio dall’ascolto della Parola di Dio, parola di vita e di verità. E il luogo privilegiato di questo ascolto è l’Eucarestia domenicale, che vede il riunirsi del popolo di Dio attorno alla stessa mensa. Solo così cresce la fraternità che ci permette essere ‘diversamente presenti’ nel territorio.

Ci accompagnerà quest’anno, come suggerito dal Vescovo nella Lettera Pastorale, l’icona biblica dei discepoli di Emmaus. La mediteremo insieme per non perdere di vista ciò che è veramente essenziale: l’essere una chiesa ‘itinerante’, ‘compagna di viaggio’ di tutti, lungo i sentieri di questa nostra storia; il vivere l’ascolto della Parola del Signore che scalda il cuore ed aiuta a rileggere la realtà con occhi diversi; lo spezzare settimanalmente il pane dove Gesù, morto e risorto per noi, continua a manifestarsi; il camminare insieme annunciando il Vangelo della gioia ad un mondo purtroppo sempre più triste e senza speranza.

Con la Chiesa italiana continueremo il percorso sinodale, entrando nella fase sapienziale, cioè nel tempo in cui cominciamo a pensare delle scelte concrete, attraverso un discernimento comunitario, per arrivare poi a prendere delle decisioni. Si legge nelle Linee Guida: “Sarebbe inutile e frustrante continuare a ripetere che la realtà non è più quella di prima e che, perciò, occorre realizzare una Chiesa più evangelica, se ora non si focalizzassero i passi da compiere con pazienza e con decisione…Si tratta, cioè, di sbloccare o snellire alcuni meccanismi, da molti ritenuti troppo pesanti, che possano favorire una Chiesa più sinodale e, quindi, più missionaria…Più che formulare giudizi su ciò che gli altri devono fare, occorre dunque in questa nuova fase riflettere su come i discepoli di Gesù possano convertirsi per essere più “sinodali”, cioè per “camminare con” il Signore e con tutti i fratelli e le sorelle: appassionati all’amore reciproco (cf. Gv 13,35) e alla testimonianza di Cristo nel mondo (cf. At 1,8)”(n. 2).

Affronteremo anche noi, in piccoli gruppi, i cinque macro-temi frutto del tempo di ascolto: 1) la missione secondo lo stile di prossimità; 2) il linguaggio e la comunicazione; 3) la formazione alla fede e alla vita; 4) la sinodalità permanente e la corresponsabilità; 5) il cambiamento delle strutture. L’obiettivo è quello di rendere la nostra comunità cristiana ancora più bella ma soprattutto capace di rispondere alla sfide del tempo.

Mi piace concludere con un’immagine che papa Francesco ha utilizzato a conclusione della GMG di Lisbona. Ispirandosi alle onde di Nazarè ha detto: “Voglio dirvi: continuate così, continuate a cavalcare le onde dell’amore, le onde della carità, siate surfisti dell’amore!” (Passeio maritimo” di Alges 06.08.2023)Quante volte abbiamo la sensazione che nel mare della storia si alzano onde così alte da travolgerci. Eppure questo non avviene se s’impara a cavalcarle con quel “surf” che è la carità di Cristo. E qui affiora un altro ricordo: ho avuto la fortuna di vivere, appena diventato prete a soli 23 anni, con il ‘curato’, così chiamavano Mons Francesco Traini. Era amato da tutti i sambenedettesi. Spesso mi raccontava della sua vita, come quando fu mandato parroco a S. Benedetto Martire. La gente non lo voleva perché c’erano state tristi vicissitudini legate ai cosiddetti ‘cenacolisti’. E come ha conquistato i suoi parrocchiani? Con la carità! Fece una mensa per i figli dei funai, allora poverissimi, e per tantissimi anni ha pranzato con loro. Non dobbiamo aver paura dei tempi che viviamo, occorre ‘cavalcarli’, come i serfisti, con la carità di Cristo. Dice l’apostolo la fede finirà, la speranza finirà, la carità rimarrà per sempre perché Dio è amore (Cfr 1 Cor  1 Cor 13,13)

E la carità ci porta a costruire una chiesa aperta a tutti come ultimamente in più occasioni ha ripetuto Papa Francesco: “E questa è la Chiesa, la Madre di tutti. C’è posto per tutti. Il Signore non punta il dito, ma apre le sue braccia. Questo ci fa pensare: il Signore non sa fare questo [puntare il dito], ma sa fare questo [abbracciare], ci abbraccia tutti.  Ce lo mostra Gesù in croce, che tanto ha aperto le sue braccia da essere crocifisso e morire per noi. Gesù non chiude mai la porta, mai, ma ti invita a entrare: “entra e vedi” (Accoglienza – Parque Eduardo VII” Giovedì, 3 agosto 2023). Proviamo ad edificare insieme una Chiesa così!

Ecco alcuni possibili passi concreti per andare per incamminarci da Emmaus verso Gerusalemme, dalla dispersione al ritorno nella comunità, e professare, con gioia, cge Gesù Cristo è risorto, è vivo e cammina con noi:

  1. Per quanto riguarda l’evangelizzazione di prossimità nel mese di ottobre inizieranno le catechesi per giovani e adulti, animati dalle comunità neocatecumenali, per la riscoperta del proprio Battesimo ogni lunedì e giovedì alle ore 21.15 a partire da lunedì 16.10.2023.
  2. Per quanto riguarda la formazione alla vita e alla fede possiamo migliorare le proposte pensate dai catechisti e dagli scout in modo particolare coinvolgendo in qualche modo le famiglie. Nei tempi di Avvento e Quaresima vorremmo proporre due esperienze: i tavoli sinodali per mettersi in ascolto dello Spirito Santo e dei compagni di viaggio per piccoli gruppi di genitori e alcuni momenti di preghiera animati dal Rinnovamento nello Spirito il martedì sera alle 21.00.
  3. Per quanto riguarda la corresponsabilità occorrerà rivedere il metodo di lavoro del CPP e favorire la partecipazione dei laici nella vita della comunità.
  4. Per quanto riguarda i linguaggi sarebbe bello fare un’equipe per curare i ‘social’ della parrocchia (giornalino parrocchiale, sito  Home – Parrocchia San Filippo Neri (sanfilipponerisbt.it), pagina facebook  (san filippo neri SBT) così da arrivare  a più persone.
  5. Per quanto riguarda le strutture il consiglio per gli affari economici studierà il modo per poter gestire al meglio tutto l’aspetto economico-amministrativo.

Scriveva Paolo VI nel suo testamento viviamo una storia tremenda e meravigliosa, dentro questo tempo vogliamo imparare a camminare insieme, certi che il Signore Gesù non ci abbandona.