Carissimi,
il nostro ‘camminare insieme’ non si è fermato durante l’estate. Abbiamo vissuto esperienze davvero belle come il campo estivo a Pietracamela, l’oratorio nel mese di luglio, l’accoglienza di alcuni gruppi di giovanissimi di Grandosso e Ponte S. Pietro. Ora il Signore ancora una volta ci invita a “prendere il largo” (Lc 5,1-11), in questo mare agitato della storia, sulla barca della Chiesa. A volte ci sembra di fare la stessa esperienza degli apostoli e cioè di faticare invano, di gettare le reti tutta la notte e non prendere nulla. Lo si avverte ancora di più all’inizio di nuovo anno pastorale quando vedi che molti delle ragazze e dei ragazzi che hanno ricevuto la prima comunione ‘scompaiono’, quasi tutti i cresimati non tornano e gli appelli perché qualcuno si metta a servizio nel gruppo catechisti o nell’oratorio rimangono inascoltati. Come Pietro però desideriamo obbedire alla Parola di Gesù che invita a ‘calare le reti per la pesca”.
Ed è per questo che invitiamo tutti sabato alle ore 28 settembre alle ore 15.30 per vivere insieme la celebrazione Eucaristica e iniziare un’ulteriore tappa del nostro cammino finalizzata, non a ricevere dei sacramenti, ma prima ancora alla crescita nella vita di fede.
Con i ragazzi dei 6/14 anni seguiremo il cammino proposto dall’ACR che quest’anno è ambientato nel mondo del cinema e della cinematografia ed ha come slogan “E’ la tua parte”. Vorremmo accompagnare, attraverso il vangelo di Luca, i più giovani a vivere l’incontro con Gesù riscoprendo, nella relazione con Lui, l’originalità di ciascuno e la bellezza di essere cristiani.
Mentre vorremmo entrare “palcoscenico della vita” dei giovanissimi per aiutarli a diventare protagonisti della propria vocazione attraverso una proposta formativa che ha come slogan “Chi è di scena”. Certamente il momento forte sarà ogni settimana la celebrazione Eucaristica del sabato pomeriggio a cui invitiamo, per quanto è possibile, anche i genitori.
Da parte nostra coltiviamo tre aspetti del cammino di fede che papa Francesco ricordava nel suo ultimo viaggio in Papua Nuova Guinea, lo scorso 7 settembre, nel Santuario di Maria Ausiliatrice: “il coraggio di ricominciare, la bellezza dell’esserci, la speranza di crescere”. Ci accompagna la certezza che il Signore è sempre con noi e ci dona il suo Spirito. Anche oggi, come il giorno di Pentecoste, abbiamo bisogno di essere scossi da un ‘rombo’ che viene dall’alto, essere spinti da un ‘vento’ impetuoso verso le periferie geografiche ed esistenziali, di accendere il nostro ‘cuore’ con il fuoco dell’amore. Vivremo anche il Giubileo 2025 facendoci “pellegrini di speranza” per andare insieme incontro a Cristo.
Ce la faremo? Si racconta che un vecchio monaco aveva deciso di raggiungere la cima di una montagna e che, ad una delle prime tappe del cammino, pernotta in una locanda. Il locandiere, notando la sua fragilità tenta di dissuaderlo facendogli l’elenco dei pericoli che quell’impresa celava. Ma il monaco rispose: “Sono sicuro di arrivare alla meta”. “E come può un uomo debole come te avere una simile certezza? Per di più è in arrivo un invero duro”. L’anziano replicò: “Ho posto il mio cuore lassù, per questo so che i miei passi, per quanto incerti, giungeranno fin là”.
Maria, donna coraggiosa nel ricominciare, madre attenta alla bellezza dell’esserci, maestra di crescita nella speranza, ci accompagni sempre.